chiesa di MATER DOMINI

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CHIESA DI MATER DOMINI
MATER DOMINI

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CHIESA DI MATER DOMINI

Avvicinatevi. La facciata, con il suo corpo di fabbrica di ridottissime dimensioni, si innesta nell’antico campanile e termina con la caratteristica croce ottagona dei Giovanniti.

Avvicinatevi. La facciata, con il suo corpo di fabbrica di ridottissime dimensioni, si innesta nell’antico campanile e termina con la caratteristica croce ottagona dei Giovanniti.

L’origine di questa chiesetta, dedicata alla Mater Domini, è strettamente legata alla presenza dell’Ordine di San Giovanni Battista di Gerusalemme, i Cavalieri di Malta, nella città di Matera. La chiesa fu costruita a seguito dell’abbandono della sottostante chiesa di Santo Spirito, l’antica dipendenza giovannita, da cui ereditò la dedicazione alla Madre del Signore come testimonia il bassorilievo della mater domini qui trasferita dalla facciata dell’antica chiesa ipogea e collocato nella nicchia al di sopra del portale.
Avvicinatevi. La facciata, con il suo corpo di fabbrica di ridottissime dimensioni, si innesta nell’antico campanile e termina con la caratteristica croce ottagona dei Giovanniti.
In cima alla chiesetta sono evidenti i gradini che s’inerpicano verso l’alto per consentire l’accesso alle piccole campane e, come possiamo ammirare in una raffigurazione acquerellata di Mater Domini del XVIII secolo, per poter innalzare lo stendardo dell’Ordine in cima alla chiesa all’arrivo del dignitario. 

Guardare quella figura che sale le scalette verso il campanile ci trasporta in una dimensione extratemporale, facendoci quasi avvertire l’echeggiare del suono argenteo di quelle due piccole campane diffondersi nei Sassi e sulla piazza, avvisando le genti di Matera dell’inizio delle rare celebrazioni ospitate da questa chiesetta in occasione delle solennità di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine, e della Madre del Signore titolare della chiesa.

L’origine di questa chiesetta, dedicata alla Mater Domini, è strettamente legata alla presenza dell’Ordine di San Giovanni Battista di Gerusalemme, i Cavalieri di Malta, nella città di Matera. La chiesa fu costruita a seguito dell’abbandono della sottostante chiesa di Santo Spirito, l’antica dipendenza giovannita, da cui ereditò la dedicazione alla Madre del Signore come testimonia il bassorilievo della mater domini qui trasferita dalla facciata dell’antica chiesa ipogea e collocato nella nicchia al di sopra del portale.
Avvicinatevi. La facciata, con il suo corpo di fabbrica di ridottissime dimensioni, si innesta nell’antico campanile e termina con la caratteristica croce ottagona dei Giovanniti.
In cima alla chiesetta sono evidenti i gradini che s’inerpicano verso l’alto per consentire l’accesso alle piccole campane e, come possiamo ammirare in una raffigurazione acquerellata di Mater Domini del XVIII secolo, per poter innalzare lo stendardo dell’Ordine in cima alla chiesa all’arrivo del dignitario. 

Guardare quella figura che sale le scalette verso il campanile ci trasporta in una dimensione extratemporale, facendoci quasi avvertire l’echeggiare del suono argenteo di quelle due piccole campane diffondersi nei Sassi e sulla piazza, avvisando le genti di Matera dell’inizio delle rare celebrazioni ospitate da questa chiesetta in occasione delle solennità di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine, e della Madre del Signore titolare della chiesa.

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