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PANORAMA DA PIAZZA DUOMOmtcn siti
panorama da piazza duomoStiamo osservando la città dall’ampio sagrato della cattedrale che occupa la sommità del primo nucleo urbano di Matera.
Stiamo osservando la città dall’ampio sagrato della cattedrale che occupa la sommità del primo nucleo urbano di Matera.
Stiamo osservando la città dall’ampio sagrato della cattedrale che occupa la sommità del primo nucleo urbano di Matera. Da questo punto è possibile ammirare la complessa strutturazione urbanistica della città antica e intravedere i monumenti che andremo a visitare: Il Sasso Barisano, dove, sulla destra, si erge il monastero di Sant’Agostino e, girando lo sguardo leggermente verso sinistra, la chiesa di San Pietro Barisano immersa in un nugolo di case e palazzi; di fronte a noi i tre archi d’affaccio di Piazza Vittorio Veneto, sormontate dalla facciata del complesso dell’Annunziata. Sulla sinistra, con un po’ di attenzione, è possibile scorgere anche la merlatura del castello Tramontano e le vele del campanile della chiesa di San Francesco.
Stiamo osservando la città dall’ampio sagrato della cattedrale che occupa la sommità del primo nucleo urbano di Matera. Da questo punto è possibile ammirare la complessa strutturazione urbanistica della città antica e intravedere i monumenti che andremo a visitare: Il Sasso Barisano, dove, sulla destra, si erge il monastero di Sant’Agostino e, girando lo sguardo leggermente verso sinistra, la chiesa di San Pietro Barisano immersa in un nugolo di case e palazzi; di fronte a noi i tre archi d’affaccio di Piazza Vittorio Veneto, sormontate dalla facciata del complesso dell’Annunziata. Sulla sinistra, con un po’ di attenzione, è possibile scorgere anche la merlatura del castello Tramontano e le vele del campanile della chiesa di San Francesco.
SITI MTCN
NAVIGARE NELLE EPOCHE
- PLIOCENE
- PLEISTOCENE
- NEOLITICO
- IX-XII D.C.
- XIII D.C.
- XV-XVI D.C.
- FINE IXX SEC.
- ATTUALE
FASE DEL PLIOCENE SUPERIORE (2ML DI ANNI FA)
L’horst, cioè il pilastro tettonico su cui sorge di Matera, è un’ isola che fa parte di un arcipelago. Lungo le coste e sul fondo dei bracci di mare si depositano sabbie e ghiaie carbonatiche. Il futuro sito di Matera si trova sulla linea di costa in una zona forse caratterizzata da falesie.
FASE DEL PLEISTOCENE CALABRIANO (1ML DI ANNI FA)
Comincia l’emersione delle terre e quindi la sedimentazione delle sabbie e ghiaie di ambiente costiero. Tali sedimentazioni sono all’origine della calcarenite di Matera.
FASE NEOLITICA (5000-4000 A.C.)
Si evidenziano i due villaggi trincerati di Murgecchia e Murgia Timone e gli insediamenti della Civita e de La Nera. La vegetazione è una macchia mediterranea molto folta simile a quella oggi visibile presso il Villaggio Saraceno.
FASE BIZANTINO-NORMANNA (IX-XII sec. D.C.)
In questi secoli la città si configura come centro urbano fortificato nella zona della Civita. Le prime notizie sulle mura risalgono infatti al periodo del conflitto tra le truppe bizantine e normanne, alla metà dell’XI sec. I Normanni costruiscono, sulla Civita e a ridosso delle mura il Castello, il cui ricordo rimane nel toponimo Castelvecchio. Sulla stessa Civita troviamo il monastero benedettino di Sant’Eustachio. Fuori dalle mura la popolazione si distribuisce nell’abitato rupestre che forma i primi nuclei dei Sassi
FASE SVEVO-ANGIOINA (XIII-XIV sec. D.C.)
La città diviene un importante centro ecclesiastico, sulla Civita viene costruita la cattedrale ed il Castello Vecchio ha una nuova fase di sviluppo. Intorno alla Civita si sviluppano numerose chiese rupestri e monasteri. E’ probabile l’ampliamento delle mura con antemurale e fossato. Aumentano i nuclei abitativi nei Sassi, ormai inglobati nella definizione urbana.
FASE RINASCIMENTALE ARAGONESE (XV-XVI sec. D.C.)
Si amplia e consolida l’insediamento nei Sassi. Viene costruito il Castello Tramontano su una collina al di fuori della città medievale ed inizia l’edificazione delle nuove mura urbane e delle torri. Si sviluppano i grandi edifici monastici degli Ordini Mendicanti. Si ha testimonianza del lago della città, del quartiere di Casalnuovo e del Ghetto del Seminario.
FASE TARDO-OTTOCENTESCA (1875-1898)
Chiusa nel suo sviluppo esterno dall’area del Piano, necessaria all’agricoltura, la città tra settecento e ottocento definisce i suoi contorni, consolida definitivamente i Sassi ed inizia a crescere su se stessa. Delle mura e del Castello Vecchio permangono solo poche tracce.
FASE ATTUALE
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